Orologio solare
d’altezza detto “del pastore” |
|
|
|
L’interpretazione di gran lunga più diffusa e popolare dell’orologio d’altezza “a stilo” è stato certamente quello strumento che viene chiamato “orologio del pastore” e che risale all’XI secolo. L’invenzione di questo quadrante è generalmente attribuita al monaco e studioso tedesco Hermann di Reichenau, detto anche Hermannus Contractus (1013-1054), ma c’è anche chi lo accredita al fiorentino Paolo dell’Abaco. La sua descrizione si trova nel “De Mensura Astrolabii Liber”, opera del Contractus. L’appellativo usato da Contratto è “gnomone girevole da viaggio” in quanto lo gnomone, perpendicolare al cilindro, si posiziona alla data corrispondente all’osservazione dell’ora girando la parte superiore del cilindro. |
|
|
|
Lo si conosce anche come “Horologium Viaticorum” in quanto comodo orologio da viaggio in uso presso pellegrini e viandanti. Il termine “orologio del pastore” è generico ed è entrato a far parte del lessico gnomonico forse nel tardo Rinascimento per il fatto che era un orologio comunemente in uso presso i pastori. Tutte le fonti moderne, senza alcuna eccezione, affermano che “questo strumento è ancora in uso tra i pastori dei Pirenei”, il che dimostra con sicurezza che le fonti si influenzano a vicenda, almeno negli aspetti della cronaca; noi ci limitiamo a dare la notizia “pirenaica” con beneficio d’inventario, e con riserva di verifica alla prima occasione (se ci capiterà). |
|
|