Quadrante analemmatico |
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Col trascorrere delle ore, l’ombra dello
gnomone avanza sul piano, in relazione alla posizione del Sole. Con la
proiezione ortografica dei circoli della sfera celeste, è possibile
tracciare su una superficie piana una rete di curve orarie e di declinazione
(o giornaliere), così da poter leggere l’ora sull’intersezione tra ombra e curva
di declinazione. |
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Un inventore ignoto, prendendo spunto della
proiezione ortografica, ebbe una brillante
idea: con una proiezione della sfera, prima centrografica,
su un cilindro con asse parallelo a quello polare, e successivamente ortografica
su piano, ha ottenuto delle curve ellittiche uguali e con gli assi
minori tutti sulla stessa retta. A questo punto, sovrapponendo tutte le
ellissi di declinazione con una traslazione lungo l'asse minore, si
riduce il tutto in una singola ellisse, ottenendo il noto quadrante
analemmatico. Questa traslazione, però, riducendo le curve in un’unica
ellisse, comporta lo spostamento dello gnomone, che altrimenti dovrebbe
rimanere fisso. |
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Per
rendere universale questo quadrante solare, cioè adattarlo a diverse
latitudini, dai 35° ai 50°, ho tracciato le singole ellissi equatoriali in
relazione alla latitudine. |
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Analemmatico |
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